Cocciante

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Federica91
view post Posted on 17/8/2009, 13:16




Giulietta e Romeo è un'opera popolare (per espressa dichiarazione dell'autore della musica non deve essere considerato un musical) con musiche di Riccardo Cocciante e testi di Pasquale Panella, tratto dal Romeo e Giulietta di William Shakespeare. La regia dello spettacolo è di Sergio Carrubba della Danny Rose [1] di Parigi.

Lo spettacolo segna il ritorno di Cocciante al teatro musicale dopo il successo di Notre Dame De Paris e vede il musicista collaborare nuovamente con Panella (i cui testi in italiano saranno utilizzati anche per eventuali rappresentazioni all' estero).

Un'anteprima dell'opera è stata presentata, dallo stesso Cocciante, il 16 settembre 2006 all'interno del Colosseo, mentre l' opera vera e propria ha debuttato il 1° giugno 2007 all'Arena di Verona, per poi dare il via ad una tournée italiana (Cocciante ha espresso il desiderio di realizzare una versione cinematografica dello spettacolo).

Lo spettacolo mantiene alcuni elementi caratteristici del lavoro precedente, prendendo le distanze dalla concezione tradizionale del musical tanto sotto il profilo drammatico-musicale che dal punto di vista dell'allestimento, realizzato in forma semiscenica (sebbene con una maggiore teatralità rispetto a Notre Dame de Paris) con canzoni e coreografie eseguite indipendentemente dai cantanti (quasi tutti tra i 15 e i 18 anni, che si alternano nei vari ruoli durante le varie serate) e dai ballerini e non da performer unici.

Per l'allestimento dello spettacolo, il regista Sergio Carrubba ha unito esperienze e professionalità provenienti dai vari settori dello spettacolo (cinema, teatro, tv, ...) per creare una nuova forma di allestimento ed un nuovo tipo di spettacolo, il "Cinema dal vivo" (creato in collaborazione con Pasquale Mari, light designer dell'opera).

Giulietta e Romeo per la prima volta al mondo presenta scenografie dinamiche animate e tridimensionali realizzate dal gruppo creativo Maximage Experience by Danny Rose [2] diretto da Paola Ciucci(direttrice artistica dello spettacolo). Le scenografie sono infatti proiettate in 3D sulla scena (disegnata dallo scenografo Daniele Spisa), creando un effetto al confine fra il teatrale e il cinematografico. La scenografia "vive" e interagisce infatti in tempo reale con il cast sul palco, quasi come fosse un vero personaggio dello spettacolo

CITAZIONE
"...tutto cambia con lo schioccare di un dito o meglio, di un clic: è la “scenografia dinamica animata”, un capolavoro mai visto a teatro, una sorta di proiezione tridimensionale che rinasce a ogni scena, precisa e puntuale, capace di trasformare il palco seguendo le parole e i loro sentimenti. È la prima volta che la scenografia diventa davvero strumento del dramma e non solo luogo spesso distante e obbligato all’impersonalità, da complicatezze sceniche...Quando Romeo e Giulietta si dichiarano, i diecimila del pubblico trattengono il fiato, allora giganteschi anelli tridimensionali galleggiano nell’aria, pieni di luce e stelle, un balletto cosmico di una dolcezza che porta via i pensieri..." - Il Giornale.

I costumi sono realizzati da Gabriella Pescucci, già premio Oscar per L'età dell'innocenza di Martin Scorsese, mentre il cubano Narciso Medina Favier è autore delle coreografie.

In totale sono circa 400 le persone che hanno lavorato alla preparazione e alla produzione dell'opera popolare, tra cantanti, ballerini, musicisti, equipe di regia, di produzione e tecnici.

Sinossi
L'opera popolare racconta la storia di due giovani veronesi, Giulietta e Romeo, il cui amore è fortemente contrastato da due famiglie, i Capuleti e i Montecchi. I due giovani vivranno intensamente il loro amore, che però alla fine si trasformerà in un dolore atroce.

Differenze rispetto alla tradizione
Mercuzio ha un ruolo fondamentale essendo un personaggio quasi onnisciente. Canta l'ouverture e guida l'incontro fra Romeo e Giulietta durante la festa a Casa Capuleti.
Giulietta muore di crepacuore e non attraverso il pugnale come accade invece nella tragedia scritta da Shakespeare.
Padre Capuleti è spesso in scena e rappresenta con Padre Montecchi l'odio fra le due famiglie. I personaggi delle madri non esistono.
Tebaldo rasenta spesso la follia.

CAST
Romeo: Flavio Gismondi, Marco Vito, Daniele Carta Mantiglia
Giulietta: Alessandra Ferrari, Tania Tuccinardi, Maria Francesca Bartolomucci, Denise Faro
Mercuzio: Francesco Capodacqua, Gian Marco Schiaretti
Benvolio: Damiano Borgi, Angelo Del Vecchio
Tebaldo: Valerio Di Rocco, Gaetano Caruso
Nutrice: Silvia Querci, Chiara Luppi
Frate Lorenzo: Luca Maggiore, Fabrizio Voghera
Padre Montecchi: Giuseppe Pellingra, Francesco Antimiani
Padre Capuleti: Francesco Antimiani, Giuseppe Pellingra
Principe Escalus: Alessandro Arcodia, Gaetano Caruso
Clan Montecchi & Capuleti: Andrea Manganotto, Antonio Orler, Giacomo Salvietti, Nikolas Torselli, Alessio Spini, Luca Peluso, Valentina Beretta, Chantal Copello, Valentina Soncin, Scilla Zizifo, Damiano Bisozzi, Burim Cerloj (Rimi), Giovanni Fusco, Kal Guglielmelli



Sin dai tempi di Notre Dame De Paris la definizione dell'Opera Popolare come genere teatrale è stato oggetto di accesi dibattiti tanto tra gli esperti di teatro musicale quanto tra gli stessi musicisti, puntualmente ripresentatesi in occasione di Giulietta e Romeo.

Molti tendono a negare la separazione tra musical e opera popolare, considerando velleitarie le pretese di autonomia e diversità concettuale, imputando inoltre agli autori l'incapacità di definire nettamente i caratteri e i confini dl genere; accuse che Cocciante e i suoi sostenitori negano totalmente, sottolineando la diversa radice e la netta distinzione tra i due generi. In un'intervista rilasciata al Corriere della sera, il musicista ha riaffermato con determinazione questa tesi, portando a sostegno della sua tesi differenze stilistiche e concettuali, imputando inoltre al musical un linguaggio anacronistico e inadeguato al pubblico contemporaneo. Le dichiarazioni dell'artista hanno contribuito ad alimentare la querelle circa la natura dell'Opera Popolare. Ha destato particolare scalpore l'affermazione secondo cui "I musical hanno un linguaggio polveroso, che non ha legami col presente. È musica di 50 anni fa. Che non interessa i giovani. Sono dei riciclaggi", che ha scatenato accese polemiche da parte dei sostenitori di questo genere musicale.
 
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view post Posted on 17/8/2009, 22:33
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Dura un'eternità sta commedia ma ne vale la pena è molto bella **
 
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Federica91
view post Posted on 18/8/2009, 10:16




A me piace molto come musica quella dell'affronto!
 
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~ Sakura ~
view post Posted on 18/8/2009, 11:28




davvero interessante :D
 
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3 replies since 17/8/2009, 13:16   253 views
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