Teatro ~ Rifugio dei Capulet

Candice Lustro Borromeo


- Io non voglio fare un'audizione! -
Urlò alla porta chiusa, poi si voltò e riprese a camminare.
"Pfff non finisce qui" Pensò, sorridendo.

Quando la porta finalmente si chiuse alle sue spalle tirò un sospiro di sollievo.

« Certo che la situazione potrebbe anche peggiorare, se r'incontrerò quella ragazzina pestifera. Sarà meglio ignorarla. »

Così riprese a camminare verso le sue stanze, stavolta ben sicura di non essere disturbata da alcuno.

Juliet Fiammata Astro Capulet


Qualche giorno dopo, da quell'increscioso incidente, Juliet era ancora nel suo letto.
Il sole del nuovo giorno illuminava la piccola finestra posta in alto dal lato opposto a dove vi era il suo letto.
Indossava una semplice camicia da notte, i piedi erano scalzi e nudi. Le lenzuola la coprivano per intero, fatta eccezione per una gamba che usciva prepotente dal candido lenzuolo e che si avvolgeva alla gemella. Juliet dormiva in posizione quasi del tutto fetale.

Ben presto cominciò a muoversi nel suo letto, la mente cominciava a rischiararsi. Ancora un po' e probabilmente sarebbe stata svegliata.
O forse, attendeva come di consueto che a svegliarla del tutto, fosse proprio Cordelia.

I lunghi capelli castani ricadevano nel morbido cuscino, dove la testa era dolcemente poggiata, un braccio sotto quest'ultimo faceva sollevare appena la sua testa già naturalmente sollevata dal cuscino. Il sole baciava qualche ciocca, dando meravigliosi riflessi rossi a quel crine così ben curato e mai tagliato.

Curio

Cordelia gli aveva chiesto se poteva andare a chiamare Juliet, la colazione era pronta. Camminò fino alla sua stanza e poi bussò.

- Juliet, svegliati. La colazione è pronta - Disse.

Juliet Fiammata Astro Capulet

Cominciò a girarsi nel sonno, sempre più sveglia.
Quando udì le parole pronunciate da Curio si destò immediatamente.
Probabilmente stava sognando perchè, scattò in piedi e urlò un'esclamazione confusa.
« Aahh! »
Prese un respiro, mentre gli occhi mettevano a fuoco per la prima volta, in quel giorno, la sua camera.

Curio

Lui aprì di scatto la porta.
- Che succede? -
Disse, cercando con preoccupazione qualche pericolo nella stanza.

Poi vide che non c'era nessuno e scorse Juliet nel letto in camicia notte. Si voltò di scatto.
- Mi dispiace - Disse guardando la parete.

Juliet Fiammata Astro Capulet

Nel momento in cui vide la porta aprirsi i suoi occhi si focalizzarono verso Curio che entrava preoccupato nella sua stanza.

« Curio! » esclamò, sorpresa, mentre lo vedeva girarsi. Sollevò appena un sopracciglio, perplessa di quella sua reazione, in quel momento si accorse di essere in camicia da notte e con uno scatto le braccia si mossero verso le lenzuola e le mani sollevarono le coperte portandole all'altezza del petto. Coprendosi.

« N-non, non preoccuparti. » disse lei, ancora con la voce impastata dal sonno.

« Va tutto bene? E' successo qualcosa? » domandò con voce seria

Curio

- Hai urlato - Disse senza muoversi.
- C'è qualcuno? -

Juliet Fiammata Astro Capulet


Istintivamente si sentì in imbarazzo ed abbassò il capo.

« Ehm.. si, credo di aver fatto un incubo. Puoi girarti, comunque, sono coperta. »

Poi scosse il capo, mentre le venivano in mente gli eventi di qualche giorno fa.

« No, non c'è nessuno, ma Curio..! L'altro giorno è arrivata qui una ragazzina. Mi ha dato una mano con le guardie in città ma poi mi ha seguito ed è arrivata fino a qui. Non ho idea di come abbia fatto ad entrare per l'ingresso secondario del Teatro ma, maledizone! Ha capito che ero Turbine Rosso, anche quando avevo gli indumenti di Odin. »

Sbuffò, visibilmente infastidita anche al semplice ricordo di quell'avvenimento.

« Non mi sembrava però una semplice ragazza, si è battuta abbastanza bene con le guardie. Credo che sia un'ammiratrice di Turbine Rosso. »
Pronunciò quelle ultime parole con una certa soddisfazione.

Curio

Lui si girò a guardarla, sul volto un'espressione dura.
- Devi fare attenzione, te lo diciamo sempre -
Disse guardandola male.
- Potremmo seguirla, o qualcosa del genere, magari può tornare utile -

Juliet Fiammata Astro Capulet

Alle parole di Curio, incassò la testa fra le spalle, assumendo un'espressione colpevole.

« Lo so, ma questa volta sono stata prudente.. »
In realtà non lo era proprio stata, e lo sguardo si volse verso il mantello che pendeva da una sedia posta accanto allo scrittoio. Nella parte finale era lacerato, un evidente taglio netto, procurato solo da una spada nemica. Sperò che Curio non lo vedesse, mentre udiva le sue successive parole.

« Credo invece, che dovrò fare attenzione a quando mi muovo come Turbine Rosso.. sembrava seria quando diceva che non l'avrebbe detto a nessuno, ma questa sua irruenza non mi lascia ben sperare. »

E sorrise poi, guardando verso Curio.

« Magari la prossima volta vieni anche tu, così ci sarà da divertirsi il doppio! » e schiacciò l'occhiolino, divertita.

Curio

Lui scosse la testa
- Sei incorreggibile - Disse, seguendo il suo sguardo, poi sgranò gli occhi alla vista del mantello.
- Certo che verrò anche io la prossima volta -
Disse e fissò gli occhi nei suoi.
- Uno dei due deve avere un po' di senno -

Juliet Fiammata Astro Capulet

Juliet sorrise calorosamente, verso Curio alle sue parole.

« Grazie! » disse lei, serenamente, mettendo le gambe fuori dal letto, ancora con la coperta a coprirle il petto ma a lasciare scoperte parte delle ginocchia.

« Mi avevi chiamato per la colazione vero? » domandò lei, volgendosi di nuovo verso di lui.
« Mi cambio in un attimo, mi accompagni in città? Ti pregoo... » domandò ancora una volta, mostrando uno sguardo gentile e supplichevole, imitando un tono dolce.

Curio

Lui sentì il cuore perdere un battito.
- Va bene - Disse e uscì dalla stanza, sospirando.

Juliet Fiammata Astro Capulet

« Evviva!! Grazie Curio!! » esclamò soddisfatta, sollevando di scatto le braccia, contenta.

E non appena Curio richiuse la porta alle sue spalle, si sollevò dal letto muovendosi immediatamente verso il catino dell'acqua.
Lì si lavò il viso e il necessario, poi si cambiò d'abito, indossando le solite vesti di Odin.
Raccolse i capelli e sistemò con cura la parrucca affinchè sembrasse un vero ragazzo.

« Pronto..! » disse così, modulando la voce, per apparire più un uomo che una ragazza.

Quindi si mosse, aprendo la porta e scendendo per le scale.

« Buongiorno, Francisco! » salutò quando raggiunse la stanza principale dove si riunivano tutti per i pasti.

Quindi camminando velocemente verso Curio si aggrappò al suo braccio, decisamente allegra.

« Andiamo, andiamo! »